Comune di San Donato di Lecce

Palazzo Dellanos

Nel 1587 diventa padrone del casale lo spagnolo Ramirez Dellanos e fa sorgere su un altro edificio l'omonimo palazzo baronale.

Argomenti

Patrimonio culturale

Descrizione

A lui si deve la struttura che si può ammirare ancora oggi. Poi, nel 1621, egli vendette i suoi possedimenti ad un certo Nicolò di Andrea Levanto, testimone del periodo di massimo splendore del borgo. E testimone di pietra fu lo stesso palazzo baronale, sulle cui pareti, sia all’esterno che all’interno, sono rimaste graffite una serie sterminata di graffiti. Si tratta di un vero e proprio libro a cielo aperto, che suscita la curiosità del passante…

Modalita di Accesso

Proprietà privata.
Il luogo presenta barriere architettoniche che potrebbero limitare l'accessibilità per i soggetti con difficoltà motorie.
Il luogo dispone di parcheggio nelle vicinanze.
Ingresso gratuito.

Galleria di immagini

Palazzo baronale Dellanos
Palazzo baronale Dellanos
Palazzo Dellanos
Il Palazzo Dellanos, splendido esempio dell’architettura civile salentina del ‘500.
Palazzo baronale Dellanos
particolare
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Sulle pareti del Palazzo numerosissimi graffiti datati; di seguito ne riportiamo alcuni esempi del 1669 e 1773.
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Sulle pareti del Palazzo numerosissimi graffiti datati; di seguito ne riportiamo alcuni esempi del 1669 e 1773.
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Sulle pareti del Palazzo numerosissimi graffiti datati; di seguito ne riportiamo alcuni esempi del 1669 e 1773.
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iscrizioni sono appena percettibili tratto da https://www.salentoacolory.it
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la scarpa, simbolo del viandante. Assieme alle mani, sono fra i segni più facilmente riscontrabili in questi contesti tratto da https://www.salentoacolory.it
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Il fiore della vita è invece fra i più comuni. tratto da https://www.salentoacolory.it
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Sempre nelle prigioni compaiono alcune “tacche”, che forse servivano a contare i giorni, e la data 1632. tratto da https://www.salentoacolory.it
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Altra iscrizione del 1662 tratto da https://www.salentoacolory.it
fanciulla con abiti seicenteschi
Pare si tratti della giovanissima figlia del feudatario che, molto ammalata, non si riuscì a salvare in alcun modo, e morì, gettando nel dolore probabilmente anche l’autore di questo disegno. tratto da https://www.salentoacolory.it
Prigioni del palazzo. Si legge la data 1602 e la parola “criminali”
sopra forse una nave, ma non ne sono certo, come invece appare deciso e ricercato il tratto.
tratto da https://www.salentoacolory.it
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tratto da https://www.salentoacolory.it
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